Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura.

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 13,24-30)

In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo:
«Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania.
Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”.
E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio”».

Parola del Signore.


Le mani e i cuori umani sono piccoli …

… la mano e il cuore del Signore sono grandi senza misura! Quando Dio dona, infatti, lo fa in abbondanza … e questo “donare” è il tema delle letture che la Chiesa ci propone nella liturgia di oggi.

Generosità e fiducia sono concetti che in genere vanno spesso insieme: una persona che non si fida di Dio difficilmente imparerà ad essere generosa … mentre quando imparerà a fidarsi di Dio, potrà essere veramente generosa anche con il suo prossimo: è come se mettessimo tutte le nostre “risorse” nelle mani del buon Gesù, perchè le nostre risorse nelle Sue mani contano Veramente, laddove se le raccogliessimo nelle sole nostre mani, anche tutte insieme non varrebbero nulla!

Una cosa da sottolineare fra i tanti “messaggi” che il Vangelo è in grado di trasmetterci in questa Domenica è che anche in mezzo a situazioni in cui noi siamo in confusione circa il cosa fare con esattezza o come gestire una situazione particolare, il nostro buon Dio ha SEMPRE una soluzione! Quindi, non importa in quale condizione ci troviamo, o quali difficoltà pensiamo di aver incontrato in passato: abbiamo la certezza che Dio sa come condurci al di fuori di una situazione di incertezza e difficoltà verso una condizione di sicurezza e di pace!

Ci sono molte altre lezioni importanti che possiamo imparare dalle letture di oggi e in particolar modo
dai “miracoli” che vi sono citati: la prima è costituita dalla compassione e dalla generosità di Eliseo e di Gesù per il loro gregge, una compassione che li spinse a nutrire con generosità le pecore che sono state loro affidate; la compassione è un sentimento che sta alla base di una qualsiasi forma di “empatia” e persino di “simpatia”: abbiamo bisogno di capire che cosa significhi per gli altri avere fame, sete, essere
malati, senza casa, senza lavoro e soli, per poi essere in grado di sostenerli in queste situazioni di necessità.

Un’altra cosa che ci insegna il Vangelo è che in generale Dio può trasformare qualcosa di piccolo in qualcosa di grande, di molto grande! Quindi, non dobbiamo MAI dubitare di Dio come fecero i discepoli, perchè il nostro Dio è un Dio capace di cose a noi Impossibili!

Come ci dice Gesù (in Mt 19, 26 ndr) “A Dio tutto è possibile”, ed anche San Paolo afferma “Tutto posso in colui che mi dà la forza!” (in Fil 4,13).

Dobbiamo quindi sempre offrire ciò che abbiamo per servire il nostro prossimo, affidando a Dio questa nostra intenzione perchè la “moltiplichi” secondo la ricchezza della sua grazia!

Possiamo ora chiederci come rispondiamo alle esigenze della nostra comunità particolare (o parrocchia che sia) nei momenti di bisogno?

I beni che abbiamo, i nostri talenti, il tempo, la conoscenza, l’esperienza, inclusa la nostra fede, sono valori
che dobbiamo mettere al servizio degli altri! Un atteggiamento generoso e compassionevole verso gli altri può arricchire la vita di molti, così come la nostra: quando compassione e generosità si abbracciano possono accadere grandi miracoli in una comunità unita da una fede, un solo spirito e un solo battesimo.

Attraverso la Sua generosità e la Sua compassione Gesù Cristo continua a compiere miracoli in mezzo
a noi: fra le altre cose, continua a nutrirci e a sostenerci fisicamente e spiritualmente in ogni celebrazione
eucaristica.

Quindi, insieme al salmista, lodiamo il nostro buon Dio con fiduciosa speranza: “Tu apri la tua mano, o Signore, esaudisci i nostri desideri”.

27 Luglio 2024
Padre Isaiah Mwango, SDB