Una riflessione sul Vangelo secondo Luca (Lc 10,38-42)
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Carissimi,
per trovare spunti di riflessione sul Vangelo di oggi … non c’è neanche bisogno di leggere il Vangelo! E questa cosa non capita troppo spesso durante l’anno, ma capita …
Il titolo di questa riflessione esplicita in lingua italiana corrente ciò che presso il sito della Conferenza Episcopale Italiana si trova come :
LUNEDÌ 29 LUGLIO 2024 Messa del Giorno SANTI MARTA, MARIA E LAZZARO – MEMORIA Colore Liturgico Bianco |
Ebbene, santi Marta, Maria …
… e LAZZARO!
Si, c’è anche lui, iscritto nel calendario dei santi, cioè nell’elenco di quelle anime che la Chiesa ci indica come “modelli di Santità”, come per dirci “se fate come lui vi fate santi” … e farci santi dovrebbe essere il nostro unico obiettivo su questa Terra, anche perchè in Paradiso possono entrarci solo i santi, e se ci accadesse di non aver ben sfruttato il tempo che ci è concesso su questa terra, di sicuro dovremmo passare del tempo in purgatorio!
Si narra che Madre Speranza di Collevalenza andò in estasi durante la liturgia funebre che riuscì a far celebrare presso il Santuario dell’Amore Misericordioso quando ancora non era tale: era a vantaggio del Vescovo di Todi che pochi giorni prima le aveva approvato gli statuti, morto poche ore prima ed il cui corpo, grazie alla sua “intercessione”, fu fatto fermare a Collevalenza prima essere riportato nella cattedrale di Todi da Roma.
Durante questa estasi Eclatante, madre speranza vide il Vescovo in una luce bellissima in paradiso, il quale però ebbe a lamentarsi di essere stato lasciato in purgatorio 80 anni nonostante tutto quello che aveva fatto per loro.
80 anni
OTTANTA ANNI
Riflettiamo quindi su quanto ebbe a dire la Gospa il 2 Novembre 1983 : “La maggior parte degli uomini, quando muore, va in Purgatorio. Un numero pure molto grande va all’Inferno. Soltanto un piccolo numero di anime va direttamente in Paradiso. Vi conviene rinunciare a tutto pur di essere portati direttamente in Paradiso al momento della vostra morte“.
Si, veramente, ci conviene: la Gospa non usa una sola parola a caso, ma con Amore di Madre ci guida a ciò che è meglio per noi, sempre, non certo da 40 e passa anni, ma da una ventina di secoli …
Marta … Maria … e LAZZARO : quante volte non lo abbiamo considerato, e ci siamo lasciati “affascinare” da questo dialogo fra donne? Eppure c’era anche Lazzaro … un pò come tutte quelle volte che iniziamo a qualcosa e non la portiamo a termine … dimenticandoci poi della “parte finale”.
Un suggerimento … per tutte le recite di Santo Rosario che abbiamo iniziato e mai finito, potremmo voler “riparare” a quanto sopra iniziando la recita di alcune corone partendo dall’ultimo mistero contemplato e risalendo “al contrario” verso il primo : io l’ho fatto più di una volta, e vi assicuro un frutto contemplativo “tangibile”.
San Lazzaro di Betania, prega per noi!
Ave Maria!
Arezzo 29 Luglio 2024
Marco Piagentini