
Una riflessione sul Vangelo secondo Matteo (Mt 13,44-46)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».
Sappiamo bene come Dio abbia un progetto di vita per tutti noi: è come se avessimo tutti uno “scopo”, che è comunque per il bene dell’umanità intera e per la sua salvezza, che è il bene supremo!
Questa salvezza inizia e finisce con la Grazia, poichè non possiamo fare a meno dell’aiuto di Dio, infatti nel salmo oggi possiamo leggere “Liberami dai miei nemici, o Dio, e difendimi da coloro che si levano contro di me”.
Nella prima lettura invece il profeta Geremia invita gli Israeliti a rivolgersi a Dio e sperare nella salvezza divina … un concetto che ci fa capire che Dio ha bisogno di noi, della nostra “collaborazione”, per salvarci!
La salvezza è un’opera di grazia, ma la grazia opera sulla natura: Nel Vangelo, Gesù Cristo ci ricorda che il Regno di Dio è il tesoro più grande che si possa mai cercare.
Dovremmo chiederci: siamo pronti a dare tutto per la nostra salvezza?
Il regno di Dio non è solo una questione di portare gli individui verso il cielo, ma anche di trasformare la vita sulla Terra nell’armonia del cielo.
31 Luglio 2024
Padre Isaiah Mwango, SDB