
Carissimi,
questa mattina si è concluso il 35esimo festival dei giovani qui a Medjugorje, con la consueta Santa Messa celebrata sul Krizevac alle 5, fra l’altro preceduta dalla recita dei Misteri della Luce del Santo Rosario, che per me risulta una novità (perlomeno nei precedenti a cui ho partecipato non ho memoria di questa “santa” iniziativa).
Sembra che in questi giorni stia girando un “serio” virus intestinale qui a medjugorje: ne ho fatta personale esperienza ieri notte, rimettendo tutto ciò che potevo rimettere in più volte, dormendo poco più di un ora fra le 23 e le 2, per poi salire il Krizevac per la via più breve utilizzando una “scorciatoia” nota a pochissimi che si prende da un punto (individuato da una croce) a circa 300 metri (verso miletina) dal luogo di salita tradizionale. Se già “fare il Krizevac” non è la più agevole fra le esperienze di vita, salirlo con i colpi di sonno, una sostanziale disidratazione e una completa malnutrizione rende la cosa ancora più “interessante”, specie quando, giunti in cima, il virus si fa sentire per l’ultimo suo colpo di coda poco prima della messa … ma dopo questa forma di “liberazione”, la gioia per aver offerto un’ulteriore piccolo sacrificio insieme a qualche migliaio di giovani non ha prezzo: neanche quest’anno mi è capitato di vedere un solo volto “infelice” aspettare l’alba celebrando la Santa Messa! Potete farvene un’idea consultando gli album fotografici dopo la firma che, come potrete vedere, non sono stati scattati solo da me (non sono minimamente postprodotti, abbiamo solo condiviso ciò che i telefonini hanno saputo “partorire”)
Intorno alla croce del Krizevac c’erano almeno una 30ina di sacerdoti, che hanno portato la comunione fin dove potevano, mentre l’alba è arrivata poco dopo la Santa Messa.

Rispetto al mio precedente Report del 3 Agosto, ritengo di condividere molto poco del festival stesso … non solo perchè mi sono tenuto veramente ai margini, partecipando alle sole sante messe serali, ma perchè ho notato che in questi giorni più gruppi hanno fatto altrettanto, mantenendo un proprio personale programma giornaliero per poi unirsi ai giovani di sera: forse uno dei modi più saggi da parte di gente “adulta” di partecipare in qualche modo delle “grazie” del Festival senza fingersi eterni adolescenti (da quasi sempre una delle “croci” del festival).
E’ stato in un contesto del genere in cui il 3 Agosto stesso, poco dopo aver scritto il report della mattina, sono stato invitato da un’amico che non vedevo da tempo a raggiungerlo presso la sua pensione anche per sentire la testimonianza di un certo “Michele”: ho ritenuto di vedere in questo invito una di quelle famose “chiamate nelle chiamate”, ed in più non avevo dubbi che si trattasse di Michele Vasilji, storica guida di Medjugorje nonchè membro del gruppo di preghiera di Ivan … e siccome Pierfranca non aveva mai sentito una testimonianza del genere, ho ritenuto di “adeguarmi” al programma che la Gospa aveva tracciato per noi e andare prontamente: non solo si trattava di “quel” Michele, ma mi sono persino ritrovato presso la pensione che ho “frequentato” dal 2003 al 2005, dove tutti mi hanno riconosciuto con affetto, anche se ormai tutti i figli del proprietario sono decisamente adulti!
Le testimonianze degli abitanti di Medjugorje che hanno vissuto il “fenomeno” della apparizioni fin dal primo giorno sono in generale molto importanti per i pellegrini che arrivano qui in gruppo: per me a dicembre 2001 si trattò di Marija Dugandzic (che ovviamente allora non avevo idea di chi fosse) che testimoniò la sua esperienza di vedova di guerra e come la fede la aiutò a gestire la situazione e a vivere bene il suo ruolo di madre fino a ritrovarsi responsabile del centro informazioni di Medjugorje (è stata lei, come al solito, la traduttrice principale di tutto il festival, anche via radio, visto che non ho mai sentito Josip e altri due nuovi traduttori non sono minimamente al livello suo e dei precedenti).

Così a distanza di 23 anni mi sono ri-vissuto la scena della testimonianza di una guida locale un pò “di lato”, come osservandola con un pò di distacco “a volo d’uccello”: Michele ha parlato per una buona oretta a questo gruppo, che del resto lo ascoltava con molto interesse.
Al di là delle solite domande sul digiuno per le quali noi italiani siamo ben “conosciuti” dal gruppo delle guide locali, da questa testimonianza ho avuto modo anche io di apprendere qualcosa di nuovo, nonostante tutte le notizie “storiche” da lui citate mi erano ben note: ad esempio, ben sapevo che prima di essere “rinominato” in Krizevac nel 1933, il monte della croce si chiamava Šipovac, ma non avevo idea che “Šipovac” significasse “monte dei melograni”! Ora, se non ne siete già informati, fatevi un giro su internet per apprendere qualcosa della simbologia cristiana in merito al melograno, e scoprirete un mondo … il melograno aperto è fra l’altro simbolo della fecondità dell’Amore di Cristo Crocifisso che porta frutti abbondanti, e allora vedete come riceviamo conferme su conferme che Medjugorje è stato un luogo preparato da ben prima della croce del Krizevac, visto che Suor Emmanuel sostiene che nel luogo dove sorge l’attuale cimitero “Kovacica” (che ospita l’ancora frequentatissima tomba di Padre Slavko Barbaric) furono martirizzati centinaia di cristiani, e si sa che il sangue dei martiri è sempre stato fecondissimo!
Abbiamo videoregistrato buona parte della testimonianza di Michele, e laddove trovassi il tempo, vedrò di condividerne il contenuto su sua eventuale autorizzazione: dei tanti aspetti da lui trattati, molto interessante la sua testimonianza personale su come durante la sua vita è stato condotto “gradualmente” a pregare da un rosario al giorno fino a tre al giorno, ricevendo una serie di grazie decisamente “tangibili”, penultima delle quali la sua completa guarigione dalle conseguenze del covid, e ultimissima (in ordine temporale, ovviamente) l’ingresso di uno dei suoi sei figli nel noviziato francescano: chi di voi conosce Michele Vasilji ne ha già avuto gioiosa notizia attraverso il suo profilo facebook (Auguri Michele, Dio benedica te e la tua famiglia: possa non togliere mai da voi la sua mano potente!).
Un’altro “elemento” da riferire rispetto a questo festival, è stata la presenza durante l’ultima serata del Vescovo di Mostar-Duvno, nel cui territorio ricade la parrocchia di Medjugorje: meravigliosa (e sostanziosa) la sua omelia, che (almeno a me pare) ha ricevuto più applausi della media degli altri giorni, soprattutto dopo la breve lettura del “mandato” ai giovani al termine della celebrazione
Due parole sul numero dei concelebranti delle varie giornate, oltre alla media di circa dieci vescovi: 640 il primo giorno, 704, il secondo, 707 il terzo 400 e qualcosa il quarto, 680 il quinto … il dato sul quarto giorno ci deve far riflettere, perchè era una domenica, ed è evidente che buona parte dei sacerdoti mancanti aveva “obblighi di natura parrocchiale”, il tutto solo per dare un idea di quanto il festival sia partecipato anche dai “dintorni”, specie croati … considerando anche che all’inizio del festival la polizia stradale ha fatto diramare una sua nota nella quale invitava gli abitanti del posto ad utilizzare il più possibile le “vie alternative” a loro ben note per liberare il più possibile quelle poche vie conosciute a tutti.
Volevo ringraziare anche tutti quelli che mi hanno scritto a titolo personale per questi post: come al solito risponderò a tutti, ma nei prossimi giorni, visto che non sono da solo e per giunta, oltre che in pellegrinaggio, anche in serena vacanza
Medjugorje 6 Agosto 2024
Ave Maria!
Marco Piagentini
P.S. Eccovi i link ai miei album fotografici dei giorni del 35° festival dei giovani
- 1 Agosto -> https://photos.app.goo.gl/TWkoCaVbH28fCtGv9
- 2 Agosto -> https://photos.app.goo.gl/MrRn3nREqMHuNhEZ7
- 3 Agosto -> https://photos.app.goo.gl/xma1QKAZffSXJC1s6
- 4 Agosto -> https://photos.app.goo.gl/oW4qdEn3UT2cRyEg7
- 5 Agosto -> https://photos.app.goo.gl/LPYKaCqw7WAddCht5
- 6 Agosto -> https://photos.app.goo.gl/zbcJJ8zRzxDbv33H7