Per un periodo “consistente” della mia vita, ho avuto la grazia di “camminare” accanto ad un sacerdote esorcista e seguirne, almeno “di lato”, una parte “consistente” del suo ministero.

Fra i tanti sui insegnamenti, ne ricordo uno particolarmente efficace, del quale non ricordo le parole esatte, ma “suonava” più o meno in questo modo: «vedi Marco, quando arriva da me una persona, che mi viene a dire “io sono una grande peccatrice” io le rispondo nel breve “si, sei una grande peccatrice” … dalla sua reazione, capisco se è sincera o meno, se è “incamminata verso la conversione” oppure no».

In questo breve “insegnamento”, nella sua semplicità frutto comunque di anni di ministero sacerdotale ED esorcistico, è nascosta una saggezza pari a quella espressa dai primi padri del deserto, con sorprendenti risvolti anche in termini di psicologia spicciola.

Cara sorella, tu che leggi queste “riflessioni”, usale per un esame di coscienza: quante volte nella vita hai “detto di te stessa” io sono così, cosà e cosò … ma poi se arriva un fratello che ti dice “si è vero, tu sei così, cosà e cosò” … stesse parole, stesse virgole, stessi segni di interpunzione, stesso colorito, stessi errori grammaticali, sintattici e lessicali … c’è qualcosa dentro di te che “ribolle”?

Stai serena, cara sorella: significa che sei fatta di carne come tutti noi, come me che scrivo, come un sacerdote, come l’esorcista di cui sopra, come la più grande peccatrice o la quasi-santa che vive in terra aspettando solo il paradiso, persino come il Papa …

La nostra natura umana prevede infatti che tutti noi abbiamo un “corpo materiale” ed un “anima spirituale”: per convincersene, basta consultare il Catechismo della Chiesa Cattolica ai punti 359 e successivi … il problema è che di solito ce ne dimentichiamo, o peggio alla “dottrina della Chiesa” sostituiamo il nostro credo privato, che fino al corpo “quasi” ci crede, ma per quanto riguarda il resto, di questi tempi preferisce rivolgersi a “concetti strani”, ad “energie strane”, piuttosto che al semplice concetto di “anima spirituale” … ci sono delle “guide di Medjugorje” che parlano ai “propri pellegrini” che siamo fatti di “corpo, anima e psiche” convinte di potersi professare, appunto, cattoliche.

E tu, caro fratello, che pensavi che rivolgendosi questo articolo “apparentemente” alle donne, potessi guardare tutta la categoria dall’alto verso il basso, che ne dici se anche tu non sia il caso ti faccia un’esame di coscienza, e riconosca in te stesso che questa dinamica di cose è avvenuta?

Che vuoi che io, che sono uomo, non avrei fatto altrettanto?

A noi uomini è piuttosto richiesto di proteggere non solo la fede, ma anche quella delle donne … le quali però ci superano, e ci passano avanti nel regno dei cieli, anche senza la nostra assistenza, ne diretta ne indiretta …

Questo post potrebbe continuare, e farlo per le lunghe … ma ogni parola aggiunta alla fine servirebbe solo a stemperare il concetto fondamentale:

“caro fratello, se un giorno arrivi a dichiararti a qualcuno che sei un grande peccatore per il motivo X, e poi questo qualcuno ti risponde che è vero, proprio per il motivo X, te la prendi, o no?”

“cara sorella, se un giorno arrivi a dichiararti a qualcuno che sei un grande peccatore per il motivo X, e poi questo qualcuno ti risponde che è vero, proprio per il motivo X, te la prendi, o no?”

Ci sia d’esempio un’episodio della vita di un santo, che fu inviato dal suo vescovo a fare discernimento presso un’anima mistica che si diceva aver visioni celesti: arrivato presso costei, fra le altre cose a un certo punto le disse “lavami i piedi” … alla qual cosa lei si ribellò, offesa … così il santo tornò dal Vescovo e riferì “eccellenza, stia pur certo, non vedo in lei alcun segno di santità” …

… a chi ci dice i nostri peccati, specie se glieli abbiamo persino indicati in prima persona, disponiamo il nostro animo a lavargli i piedi … è il minimo che possiamo fare in ringraziamento del suo prezioso servizio, ed il tutto ci mantiene pure in santa umiltà …

Tintoria di castagnola 23 Agosto 2021
Ave Maria!
Marco.

Scritto da:

Marco @ReginaDellaPace.IT

Sono nato il 31 Dicembre 1970, mi occupo di informatica praticamente da sempre, e sono arrivato a Medjugorje il 30 Dicembre 2001: dopo il 50° "viaggio" (da pellegrino, da "guida", da "reporter") ho smesso di contarli.

Attraverso Medjugorje, ma soprattutto attraverso i messaggi, ho ricevuto innumerevoli Grazie, fra le quali quella di essere ancora in vita, e quella di aver raccontato "per via telematica" proprio dal 2002 quanto ho avuto il dono di vivere in questa "oasi di Pace".