Scrive San Giovanni Paolo II nella Rosarium Virginis Mariae: “Enunciare il mistero, e magari avere l’opportunità di fissare contestualmente un’icona che lo raffiguri, è come aprire uno scenario su cui concentrare l’attenzione. Le parole guidano l’immaginazione e l’animo a quel determinato episodio o momento della vita di Cristo.“
Invochiamo quindi lo Spirito Santo, facciamo silenzio intorno a noi, ed Enunciamo il mistero … se siamo da soli, leggiamolo ad alta voce, e succederà quanto il Papa diceva: si apre uno scenario su cui concentrare l’attenzione.
Se lo scenario comprendeva una maternità, che magari ci ricordava la nostra, oggi le maternità diventano due, quindi la gioia è ancora più grande … racconta San Luca che “appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!”
Dalla gioia dell’incontro di due maternità e dall’intervento dello Spirito Santo nasce, fra le altre cose, un’altra parte dell’Ave Maria … quella che viene subito il saluto dell’Angelo che invece è parte del mistero meditato ieri.
Ma per il cristiano questo “mistero” è come un “manifesto” in difesa della Vita: il futuro San Giovanni Battista, a circa sei mesi di gestazione, riconosce Gesù, che più o meno era stato concepito due o tre settimane prima, facendo una stima del tempo che dovrebbe aver impiegato Maria per raggiungere Elisabetta in quegli anni.
Ci sono alcuni vescovi che in questo tempo di pandemia, hanno “osato” paragonare il numero delle vittime degli aborti con i decessi causati dal nuovo virus: se la stampa non gli ha dato praticamente spazio, la contemplazione di questo mistero dovrebbe darci il coraggio di urlare queste cose dai tetti!
Fra le tantissime cose che vorrei scrivere su questo mistero, vorrei invece condividere una singolarità: durante i primi anni che andavo “riscoprendo” il Rosario, avevo una certa predilezione per questo mistero, senza capire perché … ci sono voluti due o tre anni per “accorgermi” di essere nato il 31 Maggio, giorno in cui la Chiesa celebra con una “festa” l’episodio contemplato in questo secondo mistero del Santo Rosario.
Vedete … è lo Spirito Santo che ci guida alla verità tutta intera, e con le sue ispirazioni ci guida la dove noi con le nostre forze non riusciremmo mai ad arrivare, neanche in termini di solo pensiero … per anni ho lottato contro la grazia di Dio cercando di comprendere certe cose con i miei sforzi cerebrali: finalmente compresi i miei limiti, per grandissima e immeritatissima grazia, mi sono quindi abbandonato al Signore, che mi illuminasse lui … e da allora nel contemplare il rosario dopo aver invocato lo Spirito Santo, ho sempre ricevuto nuove luci sul mistero contemplato ogni volta che gli ho dedicato il giusto spazio di contemplazione.
E il tuo mistero “prediletto” qual’è? Non ci credo che non ce n’è uno che preferisci agli altri … donami la gioia di conoscere cosa lo Spirito Santo si è inventato nella tua vita per attirarti verso quel mistero particolare.
Terni $ Maggio 2020
Ave Maria!
Marco
Mistero prediletto? Forse è esagerato l’aggettivo, farei un torto agli altri e quindi al non considerare il dono di tutti gli altri misteri e quindi della Vita di Gesù fra noi. Direi forse quello che sento più vicino. Certamente il Primo Mistero della Gioia: l’Annunciazione dell’Angelo a Maria. Perchè è stato il primo che ho imparato. Perchè rappresenta la riconciliazione dell’uomo con Dio dopo il peccato originale. Perchè l’uomo nella persona di Maria, novella Eva, nella sua libertà dice SI a Dio. Perchè si stringe finalmente l’Alleanza fra l’umanità e Dio. Per la delicatezza delle parole “Non temere, Maria”. Per quell’ “Eccomi” pronunciato da Maria.