Carissimi,
oggi la celebrazione del Santo Padre è iniziata con un canto “differente”, non l’ “Attende Domine” tipico del tempo di Quaresima, ma il “Parce Domine”, un antica antifona del rituale Romano il cui testo è tratto dal libro del profeta Gioele, comune in tempo di quaresima ma decisamente pertinente al tempo che stiamo vivendo.

Parcedomine.gif
… risparmia il tuo popolo Signore, non restare adirato con noi in eterno …

Seguono come al solito la trascrizione della monizione introduttiva, il riferimento alle letture, la trascrizione dell’omelia e della preghiera per la comunione spirituale.

Terni 2 Aprile 2020
Ave Maria!
Marco.

Questi giorni di dolore e tristezza evidenziano tanti problemi nascosti.

Su un giornale oggi c’è una foto che colpisce il cuore: tanti “senza tetto” di una città sdraiati in un parcheggio, su un parcheggio, in osservazione, tanti senza tetto (ci) sono oggi.

Chiediamo a Santa Teresa di Calcutta che risvegli in noi il “senso della vicinanza” a tante persone che nella società, nella vita “normale”, vivono nascoste, ma come i senza tetto che nel momento della crisi si evidenziano così.

Antifona d’Ingresso

Cristo è mediatore della nuova alleanza
perché, mediante la sua morte,
coloro che sono stati chiamati
ricevano l’eredità eterna
che è stata loro promessa.

Colletta

Assisti e proteggi sempre, Padre buono questa tua famiglia che ha posto in te ogni speranza, perché liberata dalla corruzione del peccato resti fedele all’impegno del Battesimo, e ottenga in premio l’eredità promessa. Per il nostro Signore…

Letture

Gn 17, 3-9; Sal.104; Gv 8, 51-59.

«Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza» abbiamo ripetuto … nel salmo responsoriale: il Signore non dimentica, non dimentica mai.

Si … dimentica soltanto in un caso, quando perdona i peccati: dopo aver perdonato “perde la memoria”, non ricorda i peccati.

Negli altri casi Dio non dimentica: la sua fedeltà è memoria, la sua fedeltà con il suo popolo, la sua fedeltà con Abramo è memoria delle promesse che aveva fatto.

Dio elesse Abramo per fare una strada: Abramo è un eletto, era un eletto, Dio elesse lui, poi … in quella elezione gli ha promesso un’eredità, e oggi … nel passo del libro della Genesi … c’è un “passo in più”: «Quanto a me … la mia alleanza è con te», l’alleanza … un’alleanza che gli fa vedere lontano la sua fecondità: diventerai il padre di una moltitudine di nazioni.

La elezione, la promessa e l’alleanza sono le tre dimensioni della vita di fede, le tre dimensioni della vita cristiana: ognuno di noi è un eletto, nessuno sceglie di essere Cristiano fra tutte le possibilità che il “mercato religioso gli offre”: è un eletto!

Noi siamo cristiani perché siamo stati eletti.

In questa elezione c’è una promessa, una promessa di speranza; il segnale è la fecondità: “Abramo, sarai padre di una moltitudine di nazioni, e noi … sarai fecondo nella fede”.

La tua fede fiorirà in opere, in opere buone, in opere di fecondità anche: una fede feconda … ma tu devi – terzo passo – osservare l’alleanza con me, e l’alleanza è fedeltà, essere fedele.

Siamo stati “eletti”: il Signore ci ha dato una promessa e adesso ci chiede un’alleanza, un’alleanza di fedeltà.

Gesù dice che … Abramo esultò di gioia pensando … vedendo … il suo giorno, il giorno della grande fecondità: quel figlio suo – Gesù era figlio di Abramo – che è venuto a … a rifare la creazione, che è più difficile che farla, dice la liturgia; è venuto a fare la redenzione dei nostri peccati, a liberarci.

Il cristiano … è cristiano non perché possa “far vedere” la fede battesimo, no: la fede del battesimo è una carta! Tu sei cristiano se tu dici di si all’elezione che Dio ha fatto di te, se tu vai dietro le promesse che il Signore ti ha fatto, e se tu vivi un’alleanza col Signore: questa è la vita cristiana …

… e i peccati del cammino sono sempre contro queste tre dimensioni: non accettare la elezione e noi … erigere tanti idoli, tante cose … tante cose che non sono di Dio; non accettare la speranza nella promessa, andare a guardare da lontano le promesse, anche …. tante volte, come dice la lettera agli Ebrei, salutandole da lontano, e fare che le promesse siano a oggi, con i piccoli idoli che noi facciamo, e dimenticare l’alleanza: vivere senza alleanza, come se noi fossimo senza alleanza.

La fecondità è la gioia, quella gioia di Abramo che … vide il giorno di Gesù, e … era pieno di gioia!

Questa è la rivelazione che oggi la parola di Dio ci dà sulla nostra esistenza cristiana: si, è come quella del nostro padre, cosciente di essere eletto, gioioso di andare verso una promessa, e fedele nel compiere l’alleanza.

Le persone che non possono comunicarsi fanno adesso la comunione spirituale:

Gesù mio,
credo che sei realmente presente
nel Santissimo Sacramento dell’altare.
Ti amo sopra ogni cosa
e ti desidero nell’anima mia.
Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente,
vieni almeno spiritualmente nel mio cuore.
Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a Te.
Non permettere che mi abbia mai a separare da Te.

Scritto da:

Marco @ReginaDellaPace.IT

Sono nato il 31 Dicembre 1970, mi occupo di informatica praticamente da sempre, e sono arrivato a Medjugorje il 30 Dicembre 2001: dopo il 50° "viaggio" (da pellegrino, da "guida", da "reporter") ho smesso di contarli.

Attraverso Medjugorje, ma soprattutto attraverso i messaggi, ho ricevuto innumerevoli Grazie, fra le quali quella di essere ancora in vita, e quella di aver raccontato "per via telematica" proprio dal 2002 quanto ho avuto il dono di vivere in questa "oasi di Pace".