Carissimi,
iniziamo questa quinta settimana di quaresima con il conforto delle sagge parole del Santo Padre, che troppo spesso “commentiamo”, mentre in realtà sono loro che commentano noi.
Dopo la preghiera in Piazza San Pietro, tanti sono stati “colpiti” dal Santo Padre … ho visto qualcuno che ha sinteticamente ed efficacemente affermato “Abbiamo un Papa che fa il Papa”: bene, seguiamo il nostro pastore, e non dimentichiamoci di pregare per lui.
Segue come al solito la trascrizione della monizione introduttiva, l’antifona di ingresso ed il riferimento alle letture del giorno, la trascrizione dell’omelia e della preghiera per la comunione spirituale.
Terni 30 Marzo 2020
Ave Maria!
Marco.
Preghiamo oggi per tanta gente che non riesce a reagire e rimane spaventata per questa pandemia: il Signore li aiuti (ad) alzarsi, (a) reagire per il bene di tutta la società, di tutta la comunità.
Antifona d’Ingresso
Abbi pietà di me, Signore, perché mi calpestano;
tutto il giorno mi opprimono i miei nemici.
Letture: Dn 13,1-9.15-17.19-30.33-62; Sal.22; Gv 8,1-11 (Anno A).
Nel salmo responsoriale abbiamo pregato:
« Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.
Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza. »
Questa è l’esperienza che hanno avuto queste due donne … la cui storia abbiamo letto nelle due letture: una donna innocente accusata falsamente, calunniata e una donna peccatrice, ambedue condannate a morte.
L’innocente e la peccatrice: qualche padre della Chiesa vedeva in queste donne una figura della Chiesa, Santa ma con figli peccatori; dicevano in una bella espressione latina “La chiesa è la Casta meretrix”, la santa con figli peccatori.
Ambedue le donne erano disperate, umanamente disperate, ma Susanna si fida di Dio.
Ci sono anche due gruppi di persone, di uomini, ambedue addetti al servizio della Chiesa: i giudici e i maestri della legge; non erano ecclesiastici, ma erano al servizio della Chiesa, nel tribunale e nell’insegnamento della legge.
Diversi: i primi quelli che ha accusavano Susanna erano corrotti …
Il giudice corrotto, una figura emblematica nella storia; anche nel Vangelo Gesù riprende, nella parabola della vedova insistente, il giudice corrotto che non credeva in Dio e (non) se ne importava niente degli altri: i corrotti; i dottori della legge non erano corrotti, ma ipocriti.
Queste donne … una è caduta nelle mani degli ipocriti e l’altra nelle mani dei corrotti: non c’era uscita
« Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza. »
Ambedue le donne erano per una valle oscura, andavano lì, una valle scura verso la morte; la prima esplicitamente si fida di Dio e il Signore intervenne.
La seconda, poveretta, sa che è colpevole, (e si è) vergognata davanti a tutto il popolo, perché il popolo era presente in ambedue le situazioni … non lo dice il Vangelo ma sicuramente pregava dentro, chiedeva qualche aiuto.
Cosa fa il Signore con questa gente?
la donna innocente la salva, le fa giustizia;
la donna peccatrice la perdona;
i giudici corrotti li condanna.
gli ipocriti gli aiuta a convertirsi
… e davanti al popolo dice “si davvero? il primo di voi che non ha peccati che butti la prima pietra” … e uno per uno sono andati …
Ha qualche ironia l’apostolo Giovanni qui: quelli udito ciò se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani; gli lascia un po’ di tempo per pentirsi, ai corrotti non perdona semplicemente perché il corrotto è incapace di chiedere perdono, è andato oltre, si è stancato … non si è stancato … non è capace: la corruzione gli ha tolto anche quella capacità che tutti abbiamo di vergognarci, di chiedere perdono, no … il corrotto è sicuro, va avanti, distrugge, sfrutta la gente come questa donna, tutto, tutto, va avanti
si è messo al posto di Dio.
… e alle donne il Signore risponde, a Susanna la libera da questi corrotti, la fa andare avanti, e all’altra «neanche io ti condanno va e d’ora in poi non peccare più>>, la lascia andare …
…e questo davanti al popolo: nel primo caso il popolo loda il Signore, nel secondo caso il popolo impara: impara com’è la Misericordia di Dio.
Ognuno di noi ha le proprie storie, ognuno di noi ha i propri peccati e non se li ricorda, ma pensa un po’, li troverai:
ringrazia Dio se li trovi è … perché se non li trovi sei un corrotto.
Ognuno di noi ha i propri peccati.
Guardiamo il signore che fa giustizia ma che è tanto misericordioso: non vergogniamoci di essere nella Chiesa, vergogniamoci di essere peccatori la Chiesa è Madre di tutti … e ringraziamo Dio di non essere corrotti, di essere peccatori e ognuno di noi guardando come Gesù “attua” in questi casi, si fidi della Misericordia di Dio, e preghi con fiducia nella Misericordia di Dio, preghi il perdono, perché Dio «mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome, anche se vado per una valle oscura – la Valle del peccato – non temo alcun male perché tu sei con me e il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza».
Le persone che non possono comunicarsi fanno adesso la comunione spirituale:
ai tuoi piedi o mio Gesù mi prostro
e ti offro il pentimento del mio cuore contrito
che si abissa nel suo nulla nella tua santa presenza.
Ti adoro nel sacramento del tuo amore, l’ineffabile Eucarestia.
desidero riceverti nella povera dimora che ti offro il mio corpo.
In attesa della felicità della comunione sacramentale
voglio possederti in Spirito.
Vieni a me, o mio Gesù, che io vengo da Te.
Possa il tuo amore infiammare tutto il mio essere
per la vita e per la morte.
Credo in Te, spero in Te, Ti amo.
Così sia!