Carissimi,
scrivo due righe per raccontarvi nel breve un episodio che ho vissuto oggi a Medjugorje, prima che mi dimentichi di alcuni dettagli.

Sono stato alla messa in Italiano delle 11, concelebrata da due sacerdoti, uno della comunità Regina Pacis di Verona che è da qualche tempo stabilmente residente qui a Medjugorje, l’altro Padre Armando Favero: così abbiamo iniziato il tempo ordinario in semplicità, ed in cappella eravamo sicuramente meno di 50.

Ho registrato un video con l’omelia e con l’intera liturgia eucaristica, che potrò condividere nel breve con voi.

A messa partecipava anche un “testimone speciale” di Medjugorje, con il quale ho poi condiviso un caffè da Viktors’ … parlando del più e del meno, condividendo la gioia di essere “testimoni ed attori di questo tempo di grazia”, ho sentito di condividere con lui il dispiacere per non aver conosciuto in vita Fra Slavko Barbaric, testimoniandogli come io mi muova a lacrime tutte le volte che ripenso a Marija che quel giorno, dopo essere uscita dall’estasi, esclamò in lacrime di gioia “Slavko u nebu, Slavko u nebu!” … l’unico “Caro Figlio” della Gospa che sia mai stato citato per nome in un messaggio, trattamento riservato neanche all’allora Santo Padre, poi iscritto nell’albo dei Santi definitivamente.

E allora lui: “ora però sono io che ti faccio commuovere di più … perché quel pomeriggio poi sono stato da solo con Marija, che anche a me ha detto la stessa cosa, e poi siamo andati in giro in macchina per Medjugorje con una felicità totale! Qualcuno mi ha preso per matto, perché andavo in giro dicendo con spontaneità “Slavko è andato su senza I play off!!” … e qui bisogna aver giocato a Basket, che qui è praticamente LO sport nazionale, per comprendere un po’ meglio alcune sfumature di questo episodio.

Si, abbiamo il dono di essere parte di questo tempo di grazia, e ce ne verrà chiesto conto: facciamo buon uso di questo tempo, che è la risorsa più preziosa che abbiamo su questa terra!

La salute, una volta persa, si può riacquistare anche più di prima, i soldi, eventualmente smarriti, si possono sempre vincere alla lotteria, il tempo, una volta perso, non può più tornare, e il numero di secondi della nostra vita è limitato e fissato … e molto raramente nella Bibbia abbiamo notizia di “estensioni” in tal senso.

Non a caso Santa Teresa d’Avila diceva che ogni volta che sentiva il battito del quarto d’ora di orologio, aveva un “fremito”, sapendosi un pò più vicina all’incontro con il suo Sposo.

Medjugorje 13 Gennaio 2020
Ave Maria!
Marco.

Scritto da:

Marco @ReginaDellaPace.IT

Sono nato il 31 Dicembre 1970, mi occupo di informatica praticamente da sempre, e sono arrivato a Medjugorje il 30 Dicembre 2001: dopo il 50° "viaggio" (da pellegrino, da "guida", da "reporter") ho smesso di contarli.

Attraverso Medjugorje, ma soprattutto attraverso i messaggi, ho ricevuto innumerevoli Grazie, fra le quali quella di essere ancora in vita, e quella di aver raccontato "per via telematica" proprio dal 2002 quanto ho avuto il dono di vivere in questa "oasi di Pace".